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Dal mattino del 6 ottobre FdI alla conquista della città

julius festa tricolore fratelli ditalia padova 02

Dal Mattino del 6 ottobre 

La festa del partito a Limena si conclude stamattina con il presidente del Senato Ignazio La Russa

Fratelli d’Italia punta a Palazzo Moroni
«Non c’è visione, Padova merita di più»

Flavio Centamore

Riprendere il governo della città e puntare a un futuro migliore per Padova. Questi i temi affrontati ieri mattina durante la festa tricolore organizzata a Limena dal coordinamento provinciale di Fratelli D’Italia. Dal Prà del Donatore gli esponenti locali del partito guidato da Giorgia Meloni alla presenza del sottosegretario all’Interno con delega agli Enti locali, Wanda Ferro, hanno voluto dedicare il secondo appuntamento della manifestazione al convegno incentrato proprio sulle realtà degli enti locali e al futuro di Padova.

Il partito alle prossime amministrative intende prendere in mano la città puntando su quella che deve essere la visione della comunità padovana. Prospettiva che, secondo l’attuale dirigenza di Fratelli D’Italia, sarebbe del tutto mancata all’attuale amministrazione.

«C’è una visione limitata e non adeguata a quello che dovrebbe essere il concetto di vivibilità che una città come Padova merita di avere» afferma Rocco Bordin, responsabile provinciale di Fratelli D’Italia, «gli attuali amministratori non sono riusciti nemmeno a prendere gli impulsi che l’Amministrazione di centrodestra in passato ha dato. La nostra città, attraverso l’Università, potrebbe essere intesa come un campus esteso che è proprio la vocazione di Padova.

Non c’è stato il coraggio di avere una visione come quella di immaginare la fiera come un hub di innovazione che deve essere curato proprio dalla sua Università. Un’incapacità di visione e di programma» conclude Bordin, «che lascia assomigliare questa città più a Rovigo che a Verona. Una visione che possa creare mezzi di trasporto più moderni senza quei binari che intralciano la mobilità e la paralizzano».

L’attuale classe dirigente che governa la città non avrebbe futuro secondo Matteo Cavaton, capogruppo consiliare del Comune di Padova: «Sette componenti della Giunta non potranno ricoprire ruoli in un eventuale governo di sinistra non potendolo fare per statuto essendo il sindaco al suo secondo mandato. Tutti gli attori di questa Giunta, ma anche di gran parte del Consiglio comunale, stanno semplicemente pensando a ricollocarsi politicamente e della città si interessano nella misura in cui possa creare un plafond elettorale che gli darà la possibilità di pesare in altri ruoli e in altri consessi.

Il nostro compito» avverte l’esponente di Fratelli D’Italia, «sarà quello di rimediare ai disastri fatti dalla sinistra e rilanciare Padova nel ruolo che si merita, ovvero quello di capitale del Nordest per la cultura, per l’industria, per il commercio e per lo sport».

A fare gli onori di casa nella conferenza stampa, Enoch Soranzo, presidente provinciale, Elena Cappellini, consigliera comunale, Luigi Sabatino, capogruppo in provincia, e Gabriele Zanon, coordinatore al Comune di Padova.

La festa provinciale ieri pomeriggio è proseguita con altri due dibattiti:

  • Uno improntato sulla sicurezza alla presenza del senatore Alberto Baldoni e dell’onorevole Ciro Maschio
  • L’altro sul Veneto nel futuro dell’Europa con Daniele Polato, componente della Commissione europea per il Commercio, Valeria Mantovan, assessore regionale e Lucas Pavanetto, presidente del gruppo Fratelli D’Italia alla Regione Veneto

La festa si conclude stamattina con l’intervista al presidente del Senato Ignazio La Russa.