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i moderati rompono con Bitonci

In Consiglio non abbiamo riscontrato la presenza di molti consiglieri coraggiosi e con particolari doti politiche. Quali sono state le soluzioni date alla città da questa amministrazione? Pochissime, se non slogan! Gli esempi degli errori invece si sprecano: la rinuncia al finanziamento europeo del Sir 2 e 3, unico atto che avrebbe portato Padova al logico completamento di una mobilità pubblica efficiente (oggi i cambi di indirizzo sulla mobilità sono all’ordine del giorno e dimostrano una poca attenzione ed un’incapacità rara).

L’ospedale nuovo: si sono persi i 10 anni passati di accordi e finanziamenti dalla regione, cambiando molte volte il sito. Non parliamo poi dei nomadi di Via Basette, che il Sindaco promette di cacciare da un anno e mezzo e sono sempre lì, o del fatto che il Sindaco ha licenziato dopo solo un anno i due assessori che rappresentavano in un certo senso l’area moderata (ora non c’è un assessore moderato). Ma soprattutto la chiara sensazione dell’incapacità della giunta di dare finalmente risposte in genere, ma soprattutto sulla sicurezza della città, se non sterili polemiche con il Prefetto che non hanno portato a nulla.

Tutto ciò lo constato amaramente, dopo che ho sostenuto alle amministrative Bitonci e gli ho messo a disposizione il consenso di più di qualche mio amico, non ricevendo in cambio nemmeno l’attenzione per certi problemi amministrativi che gli ho suggerito più volte (via Anelli, i campus universitari della città ecc.). Le forze politiche che hanno aiutato Bitonci non sono ascoltate in nulla e nemmeno rappresentate dal programma amministrativo, con l’unica eccezione della lega che governa la città sostanzialmente da sola, il centro moderato non conta nulla o sicuramente non si sente. Solo nella serietà con il quale continua a sostenere Bitonci, non per i risultati amministrativi, ma per la serietà della parola data nel 2014, o forse per la paura che hanno i consiglieri di rappresentare un’ area che il Sindaco non apprezza: il centro. Quelli che lo hanno fatto sono stati cacciati perché accusati di lesa maestà ….

Oggi un solo consigliere cerca di rappresentare altre parti della maggioranza e viene puntualmente boicottato ed ingiuriato dai suoi colleghi, per servilismo nei confronti di un Sindaco podestà. Insomma l’unica volontà politica è quella del Sindaco, la rappresentanza politica di una coalizione molto composita non è mai esistita, è sostituita da un clima di paura che si respira nella maggioranza. I quartieri periferici sono dimenticati.